AFRICA/BURUNDI - LOTTA ALL’AIDS E ALLA MALNUTRIZIONE SONO I DUE PRINCIPALI OBIETTIVI DELLA CARITAS BURUNDI, IN UN PAESE IMPOVERITO DA 10 ANNI DI GUERRA

giovedì, 27 novembre 2003

Bujumbura (Agenzia Fides)- Lotta all’Aids e alla malnutrizione. Sono i punti principali del programma per il 2004 del Centre d’Entraide et de Développement (CED-Caritas Burundi), una delle principali organizzazioni di assistenza umanitaria della Chiesa cattolica in Burundi, tra i paesi più poveri dell’Africa. Le altre priorità individuate da CED-Caritas Burundi sono: miglioramento delle condizioni di vita nelle prigioni; educazione e reinserimento nella vita sociale degli orfani; accrescimento della produzione agricola nelle zone più vulnerabili sotto il profilo alimentare.
Il CED-Caritas Burundi prevede di conseguire questi obbiettivi attraverso la formazione del personale medico, opere di ricostruzione dei villaggi abbandonati dai profughi e dagli sfollati interni che rientrano nei villaggi di origine, scolarizzazione dei ragazzi, educazione alla pace alla riconciliazione. L’organizzazione della Chiesa cattolica prevede anche di finanziare microprogetti proposti da associazioni di volontariato e del mondo rurale.
Lo sforzo di CED-Caritas Burundi è essenziale in un paese che ha un tasso di ammalati e sieropositivi del 9,4% nelle città e del 2,5% nelle campagne. Per quel che concerne il problema alimentare, nel corso della prima parte del 2003, il Burundi ha registrato 1.711 casi di malnutrizione grave e 9.480 casi di forme più leggere di malnutrizione. Ben 400mila persone dipendono per la loro sopravvivenza dagli aiuti alimentari internazionali. Un altro grave problema riguarda l’alto numero di profughi. Il paese ha 839.420 rifugiati e 281.628 sfollati causati dalla lunga guerra civile, tra esercito e diversi gruppi di guerriglia. Il conflitto ha distrutto la maggior parte delle infrastrutture del paese, comprese scuole e ospedali. Il tasso di povertà che era del 40% nel 1994, ha ora raggiunto il 70%. Il tasso di scolarizzazione è del 51% e quello di alfabetizzazione è del 49,2 %. Visti questi dati non stupisce scoprire che il Burundi si colloca al 171esimo posto nell’indice di sviluppo umano su 173 stati del globo.
Una speranza di migliorare le condizioni di vita della popolazione viene dai recenti accordi di pace tra governo e Forze per la Difesa della Democrazia (FDD), il principale gruppo di guerriglia burundese, che prevede una condivisone del potere. in base agli accordi, i ribelli ottengono la vicepresidenza della Repubblica, quattro ministeri, il 40% dei posti degli ufficiali dell’esercito e il 35% di quelli della gendarmeria.
Per consolidare il processo di pace occorre che anche l’altro gruppo di guerriglia, le Forze Nazionali di Liberazione (FLN) accettino di trattare con il governo. Questo gruppo controlla la zona che circonda Bujumbura, e continua ad attaccare con mortai e razzi la capitale.
(L.M.) (Agenzia Fides 27/11/2003 righe 36, parole 438)


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