ASIA/INDIA - L’ONDATA DI VIOLENZA NELL’INDIA NORDORIENTALE CREA MIGLIAIA DI SFOLLATI E NON RISPARMIA LA CHIESA, DICE A FIDES L’ARCIVESCOVO DI SHILLONG

lunedì, 24 novembre 2003

Shillong (Agenzia Fides) – “I senzatetto sono migliaia, gli studenti sono senza lezioni scolastiche. Gente innocente continua a soffrire. Che Dio perdoni i responsabili di tanto male. La violenza non risparmia neanche i ministri di culto e i luoghi di preghiera. I semi dell’odio non possono produrre un buon raccolto”. Lo ha detto all’Agenzia Fides Mons. Dominic Jala, Arcivescovo di Shillong, mentre la Chiesa e alcune Organizzazioni Non Governative stanno organizzando aiuti per gli sfollati e le vittime del conflitto che sta interessando gli stati di Assam e Meghalaya, nell’India nordorientale.
Un’ondata di violenza ha sconvolto l’area dell’India nordorientale, già controllata a fatica dai colonizzatori inglesi, e che ha sempre rivendicato l’indipendenza da New Delhi, per ragioni di differenza etnica, linguistica e culturale. Negli anni il governo centrale ha cercato di sedare la ribellione con la forza, ma la guerriglia dura da oltre 50 anni, interessando gli stati del Nagaland, Assam, Mizoara, Manipur, Meghalaya.
La violenza ha una forte caratterizzazione etnica e riguarda, fra l’altro, le etnie karbi e khasi, nonchè gli immigrati che giungono nell’area dallo stato del Bihar in cerca di lavoro. Il Fronte Unito per la liberazione dell’Assam (Ulfa) ha minacciato di morte gli immigrati, intimando loro di lasciare lo stato.
L’Arcivescovo ha raccontato all’Agenzia Fides che la violenza ha colpito anche alcuni studenti cattolici come Eldrin Tisso, un laico studente in Teologia al Seminario del Sacro Cuore a Shillong, che ha subito violente percosse e bruciature, ed ora è ricoverato nell’ospedale di Shillong. Due novizi salesiani e un seminarista, inoltre, sono stati costretti a fuggire dal loro collegio. L’Arcivescovo ha chiesto ai governatori degli stati di Assam e Meghalaya di fare di tutto per porre fine alla violenza e restaurare l’armonia.
(PA) (Agenzia Fides 24/11/2003 lines 29 words 313)


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