VATICANO/BEATIFICAZIONI DEL 27 APRILE - GIACOMO ALBERIONE (1884-1971): L’APOSTOLO DEI MASS MEDIA

mercoledì, 23 aprile 2003

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Giacomo Alberione nasce il 4 aprile 1884 a San Lorenzo di Fossano (Cuneo) in una famiglia di poveri contadini, profondamente cristiana e laboriosa, che trasmette ai figli con la fede una forte educazione al lavoro e una fiducia incrollabile nella Provvidenza. In prima elementare, interrogato dalla maestra su cosa farà da grande, Giacomo risponde con chiarezza: «Mi farò prete!». Dopo gli anni della fanciullezza, orientati in questa direzione, a 16 anni viene accolto nel Seminario di Alba (Cuneo).
Al termine dell'Anno Santo 1900 Giacomo avverte chiaramente la sua missione: nella notte del 31 dicembre 1900, seguendo l’invito del Papa a pregare per il nuovo secolo, sosta per quattro ore in adorazione davanti al Santissimo Sacramento solennemente esposto nella Cattedrale di Alba. Una "particolare luce", come testimonia egli stesso, gli viene dall'Ostia e da quel giorno si sente «profondamente obbligato a fare qualcosa per il Signore e per gli uomini del nuovo secolo», con i mezzi nuovi offerti dall'ingegno umano.
Il 29 giugno 1907 viene ordinato sacerdote. Dopo una breve esperienza pastorale è nominato, nonostante la giovane età, Padre Spirituale dei seminaristi nel Seminario di Alba e insegnante in varie materie. Il giovanissimo Alberione prega molto, studia, si presta per predicazione, catechesi, conferenze nelle parrocchie della diocesi. Dedica pure molto tempo allo studio, approfondendo particolarmente testi che lo illuminano e lo aggiornano sulla situazione della società civile ed ecclesiale del suo tempo. Ma il Signore lo vuole e lo guida in una missione nuova, multiforme nei mezzi e nelle strutture, per predicare il Vangelo a tutti i popoli, nello spirito dell'Apostolo San Paolo: portare gli uomini a Dio e Dio agli uomini, utilizzando i mezzi moderni di comunicazione.
Il 20 agosto 1914 ad Alba, Don Alberione dà inizio alla "Famiglia Paolina" con la fondazione della Pia Società San Paolo: sacerdoti e fratelli religiosi (chiamati questi ultimi Discepoli del Divin Maestro) dediti ad annunciare Cristo “con i mezzi più celeri ed efficaci”. Seguiranno nel tempo le fondazioni di altre quattro congregazioni femminili (Figlie di San Paolo con una missione simile alla Società San Paolo; Pie Discepole del Divin Maestro per l’apostolato liturgico; Suore di Gesù Buon Pastore per collaborare con i parroci nella pastorale; Suore di Maria Regina degli Apostoli per l’orientamento vocazionale) e di quattro istituti aggregati (Gesù Sacerdote per i sacerdoti diocesani; San Gabriele arcangelo e Maria Santissima Annunziata per uomini e per donne che si consacrano all’ideale paolino rimanendo nel mondo; Santa Famiglia per le famiglie). Infine l’Associazione dei Cooperatori Paolini riunisce i laici che collaborano all’attività della Famiglia Paolina con la preghiera, l’offerta e l’azione. Tutti gli istituti e le congregazioni sono uniti tra loro dallo stesso ideale di santità e di apostolato: l'avvento di Cristo, Via, Verità, Vita, nelle anime e nel mondo, mediante gli strumenti della comunicazione sociale.
Nel 1926 Don Alberione apre la prima casa "filiale" a Roma, seguita negli anni successivi da molte fondazioni in Italia e all'estero. Il 26 novembre 1971 muore confortato dalla visita di Sua Santità Paolo VI che, con gesto allora inusuale, uscì dal Vaticano per recarsi al capezzale dell’umile sacerdote piemontese conosciuto come “l’apostolo dei mass media”.
Oggi la Famiglia Paolina conta un totale di 17.744 membri in 673 comunità sparse nel mondo che gestiscono 610 centri di apostolato (librerie, apostolato liturgico, animazione vocazionale, didattica dei media) in 62 nazioni. La Famiglia Paolina pubblica complessivamente 87 periodici: dai “foglietti” domenicali per seguire la Santa Messa ai settimanali per la famiglia, i bambini e i giovani; alle riviste di formazione per operatori pastorali, catechisti, animatori della liturgia, insegnanti di religione, ai sussidi biblici e catechistici. L’Italia è al primo posto per numero di pubblicazioni curate dai Paolini (19), seguita da Brasile (13), Filippine (8), Argentina (6), India (5). Tra le lingue usate per le pubblicazioni figurano anche lingala (R.D.Congo), cebuano, ilongo e tagalo (Filippine), hindi (India). (S.L.) (Agenzia Fides 23/4/2003 – Righe 47; Parole 641)


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