AFRICA/MOZAMBICO - Le inondazioni di quest’anno sono peggiori di quelle del 2000 per la quantità di raccolto distrutto

venerdì, 25 gennaio 2008

Maputo (Agenzia Fides)- Più di 180mila sfollati dei quali 57mila hanno perduto tutti i loro beni. È il bilancio delle inondazioni che hanno colpito il Mozambico, definite peggiori di quelle del 2000/2001 dalla direttrice della Croce Rossa per l’Africa australe, Françoise Le Goff, durante un incontro con la stampa internazionale a Johannesburg, in Sudafrica.
“Le inondazioni di quest’anno sono peggiori di quelle del 2000, non in termini di perdite umane, ma in termini di raccolto distrutto” ha precisato l’alto funzionario dell’organizzazione umanitaria internazionale, che ha lanciato un appello per la raccolta di 7,3 milioni di dollari in aiuti urgenti da inviare alle popolazioni interessate. Nel 2000 le forti piogge seguite dalle esondazioni dei fiumi provocarono la morte di 700 persone. Quest’anno invece, le autorità sono riuscite ad avvertire in tempo la popolazione del pericolo, diminuendo drasticamente i costi in vite umane. Finora infatti si sono registrate solo 7 vittime. I soccorsi sono stati tempestivi e, grazie al coordinamento tra il governo mozambicano e alcune Organizzazioni non governative, è stato possibile trasportare con delle imbarcazioni più di 71mila persone dalle zone a rischio ad altre più sicure.
La zona più colpita è quella della valle del fiume Zambesi, nel centro del Mozambico, oltre a quelle dei fiumi Pungue e Save. Le autorità si preparano a ricollocare più di 200mila persone dalle aree interessate. Uno sforzo immane per uno dei Paesi più poveri del mondo e un serio colpo per l’economia nazionale che, negli ultimi anni, aveva dato segni di dinamismo.
Anche altri Paesi sono stati duramente colpiti dalle inondazioni che hanno interessato un’area molto vasta dell’Africa australe (vedi Fides). La Croce Rossa intende impiegare i fondi richiesti per assistere per 6 mesi 150mila persone non solo in Mozambico ma anche in Lesotho, Malawi, Namibia, Swaziland, Zambia e Zimbabwe.
Il Programma Alimentare Mondiale dell’ONU ha avviato la distribuzione di cibo alle vittime del disastro. (L.M.) (Agenzia Fides 25/1/2008 righe 23 parole 310)


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