ASIA/IRAQ - “I CRISTIANI CALDEI IN IRAQ POSSONO AIUTARE A STEMPERARE LE TENSIONI SOCIALI”: UN RAPPRESENTANTE DEL CONGRESSO NAZIONALE CALDEO IN VISITA ALLA CASA BIANCA

lunedì, 10 novembre 2003

Washington (Agenzia Fides) – Esprimere profonda preoccupazione per la delicata situazione dell’Iraq, stretto fra tensioni, fondamentalismo e attentati; ribadire che i cristiani Caldei e di tutte le altre confessioni sono pronti a coinvolgersi direttamente per assicurare alla nazione un futuro di stabilità, benessere e pace. Sono i principali argomenti emersi nella visita compiuta nei giorni scorsi a Washington da Joseph Kassab, membro del Comitato Centrale del Congresso Nazionale Caldeo, formazione politica che in Iraq riunisce gli appartenenti alla comunità cattolica maggioritaria, che conta nel paese oltre 600mila fedeli.
Una nota proveniente dalla segreteria del Congresso informa l’Agenzia Fides che nella sua visita oltreoceano, conclusasi l’8 novembre, Kassab ha incontrato diversi esponenti dell’amministrazione americana con i quali ha discusso dell’elaborazione e dei contenuti della nuova Costituzione irachena e di come essa dovrebbe proteggere i diritti e la libertà di religione di tutti i gruppi etnici o delle minoranze.
In questo delicato momento in cui si fanno strada minacce fondamentaliste – ha sottolineato Kassab – la comunità Caldea, terzo gruppo etnico presente nel paese, potrebbe essere di aiuto per diffondere nella società irachena una percezione positiva della presenza e dell’azione di militari e civili americani e alleati in Iraq.
Alla Casa Bianca Kassab ha incontrato Steve Hadley vice-Consigliere per la Sicurezza Nazionale e l’Ambasciatore Larry Rosin, Direttore dell’Ufficio per gli Affari dell’Asia del Sud. Kassab ha avuto un importante colloquio con la Commissione Nazionale sulla Libertà Religiosa, riunita al completo, e con alcuni membri del Congresso americano e con alcuni senatori.
Nei diversi colloqui Kassab ha ribadito il rammarico dei Caldei iracheni per la mancata nomina di un rappresentante Caldeo all’interno del Consiglio governativo provvisorio nominato dall’Ambasciatore Paul Bremer in Iraq, sottolineando che i Caldei intendono impegnarsi a livello politico per la costruzione di un Iraq libero, democratico e rispettoso dei diritti umani.
(PA) (Agenzia Fides 10/11/2003 lines 34 words 323)


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