AFRICA/COSTA D’AVORIO - IL GOVERNO DECIDE DI SOSPENDERE TUTTE LE MANIFESTAZIONI PRO O CONTRO GLI ACCORDI DI PACE, PER EVITARE DISORDINI DI PIAZZA

venerdì, 17 ottobre 2003

Abidjan (Agenzia Fides)- Sospese in Costa d’Avorio le manifestazioni politiche pro o contro gli accordi di pace di Marcoussis. Lo ha deciso il governo di Abidjan, secondo quanto riferiscono fonti locali all’Agenzia Fides, dopo che una manifestazione era degenerata in uno scontro di piazza, con atti di vandalismo e saccheggio del mercato della capitale ivoriana. Nonostante gli accordi di Marcoussis (Francia) siano stati firmati nel gennaio scorso per mettere fine alla guerra civile nel paese, non tutti i partiti politici sono concordi nel rispettare integralmente tutte le disposizioni del trattato di pace. “L’opposizione più forte viene proprio dal partito del Presidente Laurent Gbagbo” dicono le fonti dell’Agenzia Fides. “Molti suoi sostenitori, infatti, propendono per una soluzione militare che metta fine alla divisione del paese, creatasi in seguito dello scoppio alla guerra civile nel settembre 2002”. Da allora, infatti, il nord e l’ovest della Costa d’Avorio sono in mano a diversi gruppi di guerriglia, riuniti in seguito sotto una sigla comune, “Forze Nuove”.
“La decisione di sospendere le manifestazioni è tanto più opportuna dopo che si è saputo che si voleva indire una marcia di protesta nella “terra di nessuno” che divide la zona governativa da quella in mano ai ribelli. Questa manifestazione doveva poi degenerare in uno scontro in modo da costringere i militari governativi a intervenire contro i ribelli, e a riprendere la guerra” dicono le fonti di Fides, che aggiungono: “Alcune forze politiche hanno approvato la decisione del governo, mentre altre parlano di attentato alla democrazia”.
Per sorvegliare il rispetto degli accordi di pace sono presenti nel paese un contingente militare francese e una forza di interposizione africana. “Le truppe sia francesi sia africane si stanno dispiegando nel nord, nelle zone controllate dai ribelli. È un bene perché le forze ribelli sono ormai al collasso: i miliziani non ricevono più la paga, spesso non obbediscono agli ordini dei loro capi e taglieggiano la popolazione: si sta creando il caos. Si spera che i militari della forza di pace siano in grado di ristabilire un minimo di ordine” affermano le fonti dell’Agenzia Fides. La situazione di incertezza nella quale vive da tempo la Costa d’Avorio lascia incerti gli osservatori locali: “Purtroppo questo paese ricorda sempre più spesso il Congo o il Burundi dove si continuano a firmare accordi di pace che non sono mai stati rispettati” concludono le fonti di Fides. (L.M.) (Agenzia Fides 17/10/2003 righe 32 parole 418)


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