AFRICA/SOMALIA - “LA DOTTORESSA TONELLI UCCISA PER LA SUA TESTIMONIANZA DI AMORE” DICE MONS. DE PRETIS VICARIO GENERALE DI GIBUTI

lunedì, 6 ottobre 2003

Gibuti (Agenzia Fides). “Siamo sconcertati per la morte di Annalena” dice all’Agenzia Fides, mons. Sandro De Pretis, vicario generale di Gibuti , commentando la morte della dottoressa Annalena Tonelli, medico uccisa ieri a Boroma, nel Somaliland (nord Somalia). Mons. De Pretis racconta all’Agenzia Fides i particolari dell’aggressione. “Annalena era nel suo ospedale quando verso le 8 di sera, è stata aggredita da due uomini armati. Uno di questi avrebbe sparato un colpo di pistola che ha raggiunto al capo Annalena, che è morta dopo un’ora di agonia. Il suo corpo si trova ora nell’ospedale di Hargheisa, l’unico attrezzato con una cella frigorifera.”
Mons. De Pretis ricorda che “Annalena era stata più volte minacciata, e temiamo che la sua uccisione abbia una motivazione religiosa. Annalena infatti con il suo lavoro rendeva una testimonianza dell’amore cristiano. Lei non faceva apostolato diretto: non era lì per convertire, ma per essere strumento dell’amore di Dio”.
Dal 1969, infatti Annalena curava i malati di tubercolosi a Borama, una sperduta località nel nord della Somalia, al confine con Etiopia e Gibuti. “Ora non sappiamo chi potrà continuare la sua opera” dice mons. De Pretis “Lei era l’unica occidentale che stava in quella zona. Riceveva aiuti tramite la famiglia che abita a Forlì, che ha aveva formato un gruppo di sostegno”.
Mons. Giorgio Betin, Vescovo di Gibuti e amministratore apostolico di Mogadiscio, si trova attualmente nella capitale somala, e si prepara a raggiungere Hargheisa per rendere omaggio alla salma della dottoressa Tonelli.
(L.M.) (Agenzia Fides 6/10/2003, righe 27 parole 293)


Condividi: