EUROPA/ITALIEN - Weltmissionssonntag: Die junge Sandra Sabattini Sabatini wird seliggesprochen

Samstag, 23 Oktober 2021 seligsprechung   missionarische Öffentlichkeitsarbeit   armut   weltmissionssonntag  

Rimini (Agenzia Fides) - Domenica 24 ottobre, Giornata Missionaria Mondiale, una ragazza, Sandra Sabattini, viene beatificata a Rimini. Il rito, che era stato previsto mesi fa, è stato rimandato a causa delle restrizioni conseguenti alla pandemia.
Figlia spirituale di don Oreste Benzi, Sandra (1961-1984) ha respirato la fede fin da piccolo, in quanto viveva con la sua famiglia nella canonica dello zio prete a Rimini. Da bambina teneva sempre con sé una coroncina del rosario. La nonna racconta che la sera trovava la nipotina addormentata nel letto con la corona tra le mani. Da ragazza si alzava presto, di buon mattino, per trovarsi sola in meditazione, al buio, davanti al Santissimo Sacramento, prima che arrivassero altri in chiesa. A 14 anni partecipa ad un soggiorno della Comunità Papa Giovanni XXIII sulle Dolomiti con disabili gravi, dal quale ritorna con le idee chiare: “Ci siamo spezzati le ossa, ma quella è gente che io non abbandonerò mai”.
Il Santo Padre Francesco nel suo messaggio per questa Giornata Missionaria ricorda che “la storia dell’evangelizzazione comincia con una ricerca appassionata del Signore che vuole stabilire con ogni persona un dialogo di amicizia”. Il segreto di Sandra era proprio questo: aveva una profonda amicizia con il Signore. Una relazione intensa che si è svelata solo dopo la sua morte, nel momento in cui sono stati raccolti i suoi scritti - che lei appuntava su pezzetti di carta, cartoline, nei diari scolastici -, ora raccolti nel libro “Il diario di Sandra”.
A 16 anni scrive: “Signore, tu mi hai fatto un grande dono: quello di sentirmi di dare la mia vita ai più poveri. Ti ringrazio per questo, perché sebbene io non l'abbia ancora sfruttato, hai messo in me questo grande dono. Spero di riuscire a farlo fruttare e spero di riuscire a capire come”. Verrebbe da pensare ad una ragazza che, come tanti giovani, aveva sete di giustizia, senonché in quella stessa pagina del diario, Sandra spiega: “Dunque ora si tratta di una cosa sola: scegliere. Dire: sì, Signore, scelgo i più poveri, ora è troppo facile, non serve a niente se poi tutto resta come prima. No, ora dico: scelgo Te e basta.” Un dono di sapienza inusuale per una ragazza così giovane.
Il tema della Giornata Missionaria 2021 è: «Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato» (At 4,20). Sandra Sabattini è stata fedele a ciò che aveva visto e capito dopo quella prima vacanza coi disabili sulle Dolomiti e nella sua breve esistenza si è rimboccata le maniche. Durante il liceo segue i poveri a domicilio e sensibilizza tutta la comunità parrocchiale sui bisogni delle persone disabili. Quando i poveri bussavano alla porta di casa non si accontentava dell'offerta lasciata dalla famiglia, ma correva dietro loro e cercava di aggiungere sempre qualcosa dai suoi risparmi.
Vive un periodo in una casa famiglia. Nell'estate del 1982 inizia il volontariato in una comunità terapeutica per tossicodipendenti. All'inizio degli anni '80 il problema droga emergeva ovunque nella sua drammaticità. L'associazione di don Benzi aveva da poco aperto comunità che potessero rispondere ai bisogni di tanti giovani. Sandra aveva un grande senso per la giustizia. “Se veramente amo, come sopportare che un terzo dell'umanità muoia di fame? - scrive nel suo diario -. Mentre io conservo la mia sicurezza o la mia stabilità economica? Sarei una buona cristiana ma non una santa. Oggi c'è inflazione di buoni cristiani mentre il mondo ha bisogno di santi!”.
Dopo la maturità scientifica – passata con 59/60 – si chiede: “Partire subito per l'Africa o iscriversi a Medicina?” Dopo un discernimento con il suo direttore spirituale, don Nevio Faitanini, e la conferma di don Benzi, si iscrive nel 1980 alla Facoltà di Medicina all'Università di Bologna. Si divide tra studio, famiglia, lavoro e condivisione con i poveri. Nonostante la grande mole di lavoro non trascura mai gli studi: ad ogni esame riporta ottimi voti.
La mattina del 29 aprile 1984, mentre si reca ad un incontro della Comunità Papa Giovanni XXIII, Sandra viene investita da un'auto. Rimane in coma per tre giorni ed il 2 maggio lascia questa terra. Aveva 22 anni. Nell'ultima pagina del suo diario, due giorni prima dell'incidente, Sandra lasciò il suo testamento spirituale: “Non è mia questa vita che sta evolvendosi ritmata da un regolare respiro che non è mio, allietata da una serena giornata che non è mia. Non c'è nulla a questo mondo che sia tuo. Sandra, renditene conto! È tutto un dono su cui il «Donatore» può intervenire quando e come vuole. Abbi cura del regalo fattoti, rendilo più bello e pieno per quando sarà l'ora”. (LL/SL) (Agenzia Fides 23/10/2021)


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