آسيا/سري لانكا- الأمين العام للجمعية الحبرية للطفولة: "الأطفال، شهود للإنجيل في المجتمع"

السبت, 13 أكتوبر 2018 الأعمال الرسولية البابوية   "الطفولة التبشيرية"  

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – “La realtà dell'Opera dell'Infanzia Missionaria in Sri Lanka, avviata 31 anni fa, è vivissima, animata e ben organizzata a livello diocesano e nazionale. E' una realtà significativa, valorizzata e apprezzata dall'intera Chiesa locale, che educa i bambini a essere testimoni del Vangelo nella società”: lo dice all'Agenzia Fides suor Roberta Tremarelli, AMSS, Segretaria Generale della Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria, a conclusione di un viaggio in Sri Lanka, dove si è recata in occasione delle celebrazione del 175° anniversario di fondazione dell'Opera. La “Santa Infanzia”, come è comunemente chiamata, è stata fondata ufficialmente il 19 maggio 1843 da Mons. Charles de Forbin Janson, che ideò una nuova modalità di animazione missionaria e della pastorale dei bambini, affidandola alla protezione di Gesù Bambino.
Suor Tremarelli riferisce nel colloquio con Fides che “il cammino che compiono i bambini e gli animatori per diventare membri della Santa Infanzia in Sri Lanka è ben organizzato e consiste in circa sei mesi di formazione, preghiera e impegno personale. Alla fine di quel periodo, c'è una solenne cerimonia di investitura che sigilla l’appartenenza e che vede anche il coinvolgimento delle famiglie”. Lo scopo è “che i bambini siano testimoni del Vangelo, coinvolgendo i loro coetanei. I Bambini della Santa Infanzia continuano a incontrarsi, pregano insieme, visitano gli ammalati, offrono i loro sacrifici materiali” racconta. L'Opera della Santa Infanzia in Sri Lanka “è un segno di speranza, e rappresenta una proposta importante dal punto di vista della spiritualità” rileva la Segretaria Generale. Nell’isola dell’Asia meridionale, l’Opera sostiene diversi progetti come le Children’s home, “case di accoglienza per bambini e ragazzi che hanno un solo genitore, o affidati dal tribunale, o di famiglie indigenti. Sono strutture gestite soprattutto da ordini religiosi cattolici che accompagnano questi ragazzi nella crescita e nell’istruzione” spiega suor Roberta.
La speciale Giornata in cui la Chiesa locale ha celebrato il Giubileo dell’Infanzia Missionaria è stata “un evento festoso”, tenutosi il 29 settembre in un collegio nella capitale Colombo, alla presenza di una assemblea di oltre 4.500 persone, tra bambini, animatori, sacerdoti e religiosi, giunti da tutto il paese.
Tra loro vi era il Cardinale Malcolm Ranjith, Arcivescovo di Colombo, che, quando era Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie, nel 1987, avviò in Sri Lanka l’Opera della Santa Infanzia, che , ha sottolineato il Cardinale “è diventata un attivo movimento di evangelizzazione”.
L’organizzatore della Giornata giubilare, il Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie in Sri Lanka, p. Basil Rohan Fernando nel suo discorso all'assemblea ha spiegato l'intento dell'evento, quello di riunire e sensibilizzare le realtà ecclesiali impegnate specificamente nella missione.
“In Sri Lanka, paese a maggioranza buddista, la Chiesa anima e accompagna i cristiani nel loro cammino di fede, e i bambini, che vivono in un ambiente multireligioso, come a scuola, sono piccoli discepoli di Cristo Gesù, saldi nella fede”, conclude suor Tremarelli. (PA) (Agenzia Fides 13/10/2018)


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